In un soffio siamo già arrivati allo svezzamento
Come ormai sapete, mi piace condividere alcune informazioni educative e pratiche anche in funzione del percorso di crescita dei miei bambini.
Ecco quindi che oggi vi parlo di SVEZZAMENTO
Attenzione! Non sono una pediatra, vi presento questo bellissimo ed importante passaggio dal punto di vista educativo. Non vi darò quindi grammature o suggerimenti se preferire lo svezzamento classico o l’autosvezzamento. Seguiranno eventuali miei post su ciò che fa sentire più tranquilla me nella gestione di questo passaggio.
Ma andiamo con ordine…
Quando iniziare lo svezzamento
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) suggerisce l’allattamento esclusivo al seno fino a circa i 6 mesi di età. E’ necessario precisare che non viene indicata un’età precisa per iniziare lo svezzamento, perché questa scelta dipende dallo sviluppo di ogni singolo bambino.
Sta quindi al genitore capire quando il proprio bimbo è pronto.
Come sempre, l’OSSERVAZIONE dei segnali del bambino è di fondamentale importanza!
Cosa osservare
Il bambino ha il controllo del collo e del tronco per mantenere una posizione di appoggio?
Il bambino ha il controllo della testa (per intenderci senza che “ciondoli”)?
Iniziano a scomparire i riflessi della suzione? Notate questo aspetto nel modo in cui mette gli oggetti/giochi in bocca e il movimento della lingua
Il bambino mostra interesse per il cibo?
Se rispondete affermativamente a tutte queste domande, allora il vostro piccolo è pronto per iniziare a svezzarsi!
Sia che voi seguiate lo svezzamento classico o l’autosvezzamento, i miei consigli generali sono:
Lasciate il giusto tempo al vostro bambino, senza fare troppi confronti con i figli degli altri o fratelli maggiori
Non pretendete che fin da subito il piccolo mangi tutta la pietanza
L’imitazione nei bambini è molto forte, date quindi il buon esempio con un’alimentazione sana ed equilibrata
Fate sporcare i bambini: spesso i piccoli si sentono passivi e succubi se viene imposto loro il cucchiaino gestito totalmente dall’adulto; fate quindi sperimentare il cibo anche toccandolo! In questo modo ci sarà più possibilità che lo porti alla bocca come fa in modo innato con i giochi e altri materiali
Basatevi sempre su ciò che il bambino “vi dice” attraverso i suoi comportamenti!
Eleonora Brambilla
Sono un'educatrice esperta della Prima Infanzia e lavoro nei nidi dal 2007.
Negli ultimi anni mi sono formata come Psicomotricista Educativa, insegnante YogaBimbi 0-36 mesi e insegnante di massaggio infantile.
Nel 2020 ho fondato CrescendoConTe creando un luogo virtuale nel quale i genitori potessero trovare informazioni utili riferite al mondo della Gravidanza e della Prima Infanzia fornite da Veri Professionisti.