Quando acquistai una bambola per mio figlio all’età di un anno, qualcuno si è un po’ fermato al pregiudizio ancora molto diffuso che fosse un “gioco da femmina”.
Spiegai la valenza educativa della scelta e il salto psicologico che tutti dovremmo fare per smettere di apportare una classificazione di genere ai giocattoli e alle attività.
Certamente non è un pensiero facile, anche perché il mondo del marketing, della moda e della pubblicità è molto ancorato a questa idea. Ma io, come per fortuna molti educatori e genitori, porto avanti a gran voce questa “battaglia”!! I maschietti possono giocare con le bambole e le femminucce possono giocare con le macchinine!
Il problema più grosso, e lo dico tranquillamente “fuori dai denti”, è che se una femmina gioca con macchinine e camion viene vista “semplicemente” come un “maschiaccio”, se invece un maschietto gioca con bambole e passeggini, gli viene data anche una connotazione di omosessualità, che fa paura (che poi paura di cosa? Boh) proprio come se questo poi fosse il “male”..
Superiamo questi limiti di pensiero e proviamo a vedere cosa c’è dietro a questa foto..ok..io sono anche un po’ di parte.. è mio figlio 😅..scherzi a parte cosa vedete?
Un gesto di cura, gentilezza, amore, calore, nutrizione, dolcezza..che tutti possono offrire in ugual modo.. femmine e maschi..❤️
Eleonora Brambilla
Sono un'educatrice esperta della Prima Infanzia e lavoro nei nidi dal 2007.
Negli ultimi anni mi sono formata come Psicomotricista Educativa, insegnante YogaBimbi 0-36 mesi e insegnante di massaggio infantile.
Nel 2020 ho fondato CrescendoConTe creando un luogo virtuale nel quale i genitori potessero trovare informazioni utili riferite al mondo della Gravidanza e della Prima Infanzia fornite da Veri Professionisti.